Veicoli elettrici e colonnine di ricarica: c’è ancora molto da fare

Cresce sempre più in Italia l’immatricolazione di veicoli interamente elettrici. Nel 2020 saranno circa l’1,5 % di quelle immatricolate, e si ipotizza un’evoluzione molto rapida del fenomeno: entro il 2030 le vetture dovrebbero diventare 7 milioni, ossia copriranno circa il 30 % delle immatricolazioni. Si stima addirittura che entro il 2050 i motori a combustione saranno scomparsi. Una diffusione che non va però di pari passo con quella delle colonnine di ricarica. Ce ne sono poche sul territorio italiano, e questo scoraggia non poco l’acquisto di una vettura elettrica.

Oggi, sul territorio italiano, sono presenti circa 10.000 punti di ricarica pubblica. Le previsioni future, prevedono un minimo di 34.000 a 73.000 colonnine, e circa 6,3 milioni di quelle di tipo privato. Una prospettiva che tuttavia appare come insufficiente: nell’Unione Europea infatti le colonnine avrebbero bisogno di moltiplicarsi di 15 volte in 10 anni, se si vorrà raggiungere l’obiettivo di emissioni zero per la CO2 nel trasporto privato. L’installazione delle colonnine inoltre dovrà essere generalizzata, ma dovrà sicuramente essere garantita anche nelle aree meno popolate, per assicurarne una presenza capillare.

Insomma, ancora molto c’è da fare!